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Casa di riposo “Sant’anna”, domenica 28 giugno l’inaugurazione

Ci sono volute 22 imprese, 100 operai e 4 tecnici per realizzare il progetto casa di riposo “Sant’Anna”. La struttura nasce sulle spoglie dell’Ex Palazzo Marchesale dell’Istituto figlie di Sant’Anna, di via Porta Barsento (centro storico cittadino), ristrutturato e reso idoneo ad accogliere ben 22 anziani.

“Si tratta di una struttura alberghiera, più che ospedaliera” ha precisato, nell’ambito di una conferenza stampa, Vittorio Lippolis amministratore della “GREENALDO srl”, società che si occuperà della gestione della residenza “abbiamo tentato di creare un ambiente nuovo e diverso, nel rispetto delle accortezze previste dalla normativa vigente, perché i nostri ospiti si sentano come se fossero a casa.”

Nell’occasione sono intervenuti l’arch. Francesco Giacovelli, l’ing. Lorita Nardulli e il geom. Leonardo Leone, per di Lippolis “tre pilastri fondamentali del progetto”. “E’ stata nostra premura recuperare le cromie originali. Il risultato è un recupero filologico, un restauro conservativo per quel che ha riguardato le facciate e soprattutto il primo piano e il piano terra. Più complesso l’intervento sul secondo piano, a causa delle numerose alterazioni subite nel corso del tempo” ha spiegato l’arch. Giacovelli, servendosi di una presentazione in slides “l’attenzione è stata rivolta al preservare i caratteri identitari dell’edificio a partire dalla pavimentazione.”

Ad illustrare la parte impiantistica l’ing. Nardulli “Ho avuto il privilegio e il piacere di far parte di questa bellissima squadra. La sfida progettuale fatta propria dall’intero team di professionisti e condivisa con la committenza è stata quella di provvedere ad una necessaria ristrutturazione di un palazzo storico, sposando un indispensabile approccio moderno, necessario all’efficientamento dell’intero sistema energetico. Due obiettivi apparentemente conflittuali, dunque, l’esigenza di restauro e la necessità di provvedere alla riqualificazione energetica dello stesso. Abbiamo perseguito una soluzione di progettazione integrata, che ha previsto la massima integrazione tra tutti gli elementi di composizione: storici, artistici, impiantistici, architettonici ecc. Il leitmotiv della progettazione è riassumibile in tre concetti: risparmio energetico, confort e sicurezza. Quest’ultima garantita dallo smantellamento di un vecchio impianto a gas metano.”

Le conclusioni al geom. Leone “Ritengo che la struttura possa divenire un fiore all’occhiello della comunità. Sia per quel che riguarda i posti di accoglienza, sia per quel che concerne le nuove possibilità di impiego che si propone di offrire.” Più che soddisfatto del risultato si è dichiarato Vittorio Lippolis “La struttura, a mio avviso d’eccellenza, è stata realizzata in tempi più che ragionevoli, avvalendosi della collaborazione di tecnici ed imprese.” Lippolis ha ringraziato le maestranze consegnando ciascuna un attestato di riconoscimento. A seguire, è stato possibile visitare la struttura che sarà ufficialmente inaugurata domenica alle ore 19.30.

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